giovedì 28 marzo 2013

Grotta di Serracozzo



Escursione a piedi
Tipo di percorso: andata e ritorno
Ultima verifica: 30/12/2018
Zona protetta: Parco dell'Etna
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Come arrivare al punto di partenza

Il percorso consente di raggiungere la Grotta di Serracozzo, una delle più belle grotte di scorrimento lavico dell'Etna. Dal parcheggio del Rifugio Citelli si torna indietro su asfalto fino alla prima curva, dove inizia la traccia. L'itinerario è segnato da spruzzi di vernice rossa. Si sale in mezzo ad un bosco di faggi e betulle dell'Etna in direzione ovest per circa 700 metri dopo di che si piega decisamente verso sud. Il fondo è vario e accidentato. Si giunge alla colata lavica del 1971, quella che ha formato la grotta, dopo circa 1,6 km.
La grotta è molto suggestiva, il primo tratto si sviluppa molto in senso verticale e da un foro in cima alla volta entra un raggio di luce che le regala un'atmosfera particolare. Successivamente la volta si abbassa notevolmente fino a costringere il visitatore a piegarsi per poter procedere. In inverno la grotta è impreziosita da cristalline stalattiti di ghiaccio. Per la visita completa è consigliabile avere caschetto e torcia.
Proseguendo sulla traccia si arriva ad un magnifico belvedere sulla Valle del Bove.
Betulla dell'Etna Rifugio Citelli Vegetazione altomontana Monte Frumento delle Concazze Tracce del sentiero Lave della Grotta di Serracozzo Piano della Grotta di Serracozzo Stalattiti di ghiaccio Grotta di Serracozzo

lunedì 21 gennaio 2013

Valle Ragamele



Escursione a piedi
Tipo di percorso: ad anello
Ultima verifica: 20/01/2013
Zona protetta: SIC ITA 090015
Dettagli sul percorso: >>>
Come arrivare al punto di partenza

Un angolo di natura fra le campagne siciliane, un percorso al confine tra i comuni di Carlentini, Ferla e Buccheri che affascina per la varietà dei paesaggi e per la presenza di numerosi ruderi dell'antica civiltà contadina.
Si parte nei pressi di una grande masseria, Barbieri su IGM, dalla quale parte una trazzera che scende dolcemente a fondovalle fra rigogliosi cespugli di artemisia. Superato il primo tornante lo sguardo volge verso Valle Cupa e a destra per chi cammina, abbarbicata sulla rupe, la stessa masseria di partenza domina la valle. Superato il ponticello la strada risale l'altro fianco della valle, con una breve deviazione a sinistra si possono visitare i ruderi di Case Vallelupe fra le quali si trova anche un antico palmento scavato nella roccia. Da qui è possibile ancora ammirare la masseria dalla quale si è partiti e con un po' di attenzione, scorrendo con gli occhi la parete rocciosa verso sinistra, scorgere alcune tombe di una piccola necropoli dell'Età del bronzo. Si torna sui propri passi e si riprende la stradella che si addentra verso Valle Ragamele.Superato un altro complesso di case si arriva alla Fontana del Leone. Proseguendo, dopo circa 600 metri, si imbocca un sentiero sulla sinistra che sale rapidamente il versante fino in cima, si incontrano ancora gruppi di ruderi di piccole case di campagna, da notare un piccolo ipogeo funerario, riutilizzato nel tempo, all'interno del quale resistono tre croci risparmiate nella roccia. Il sentiero, una volta oltrepassata la cima ridiscende sulla strada principale dalla quale è possibile tornare indietro. In corrispondenza del curvone un sentiero che scende rapidamente sulla sinistra permette di accorciare il ritorno e di guadare il piccolo torrente. Si risale poco sotto il complesso di Case Vallelupe e da qui si ripercorre la stessa strada dell'andata fino al punto di partenza.
Torrente Sapillone Antica trazzera Panorama Palmento rupestre Himantoglossum robertianum Banderuola Croci risparmiate nella roccia Fontana del leone Rudere in pietra