giovedì 31 maggio 2012

Regolamento RNO Valle dell'Anapo, Pantalica e Torrente Cavagrande

REGOLAMENTO

RECANTE LE MODALITA' D'USO ED I DIVIETI VIGENTI NELLA RISERVA NATURALE ORIENTATA VALLE DELL'ANAPO, PANTALICA E TORRENTE CAVA GRANDE

TITOLO I

NORME PER LA ZONA A

Art. 1
Attività consentite
1.1 Nell'area della riserva, fatte salve le norme di cui al successivo art. 2, è consentito:
a) effettuare sugli immobili esistenti gli interventi di cui alle lett. a), b), c) e d) dell'art. 20 della legge regionale n. 71/78. Gli interventi di cui alle lett. b) e c) sono sottoposti al parere dell'ente gestore; gli interventi di cui alla lett. d) sono consentiti esclusivamente per le finalità di gestione e fruizione della riserva previo nulla osta dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente, sentito il parere del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale (C.R.P.P.N.).
Il restauro, il risanamento conservativo e la ristrutturazione sono consentiti per volumi già esistenti e catastali, omero per i ruderi catastali limitatamente ai volumi documentati;
b) effettuare eventuali mutazioni di destinazione d'uso degli immobili oggetto degli anzidetti interventi solo se strettamente funzionali al proseguimento delle attività ammesse o funzionali all'attività di gestione dell'area protetta e previo nulla osta dell'ente gestore;

martedì 29 maggio 2012

Prato Fiorito - Case Zampini



Escursione a piedi
Tipo di percorso: a otto
Ultima verifica: 27/05/2012
Zona protetta: Parco dell'Etna
Dettagli sul percorso: >>>
Come arrivare al punto di partenza

L'itinerario parte dalla località Prato Fiorito sul versante occidentale dell'Etna. Oltrepassato a piedi il cancello del demanio si percorre un breve tratto su asfalto fino all'omonima azienda agricola, da qui si prosegue su strada sterrata tra imponenti esemplari di ginestra dell'Etna. Suggestivi gli scorci su Monte Minardo tipico cono avventizio dei fianchi del vulcano. Dopo circa 1,2 chilometri si giunge ad un bivio nel quale si incontra il primo caratteristico pagliaio, rifugio usato anticamente dai pastori. Per percorrere l'itinerario in senso orario, tenere la sinistra. La carrareccia sale nel mezzo di una fitta lecceta costeggiando Monte Peloso. Dopo circa 2,6 chilometri si giunge ad una radura alla base di Monte Sellato dove si passa anche al ritorno. Si prosegue imboccando il sentiero di sinistra attraverso la lecceta del Bosco di Centorbi. Giungendo alla base dei Monti Tre Frati si nota, sulla destra, una cisterna protetta da un piccolo recinto. Percorrendo altri cento metri (circa 4 chilometri dalla partenza) si giunge ad un incrocio nel quale si incontra un secondo pagliaio, lo si tiene a sinstra e si procede verso Case Zampini dove si raggiunge la massima quota dell'itinerario. Da qui si procede in discesa verso la radura di Monte Sellato, poco prima della quale si incontra sulla destra un terzo pagliaio. Da qui si procede sulla sinistra per giungere al primo bivio e tornare al punto di partenza. In primavera questo percorso è impreziosito dalla fioritura di diverse specie di orchidee.
Monte Minardo Case Prato Fiorito Malacosoma neustria Orchis commutata Canale di convogliamento della cisterna Pagliaio Tyria jacobaeae Case Zampini Neottia nidus-avis

mercoledì 23 maggio 2012

Valle dell'Anapo - Cava del Signore



Escursione a piedi
Tipo percorso: andata e ritorno
Ultima verifica: 20/05/2012
Zona protetta: R.N.O. Pantalica, Valle dell'Anapo, Torrente Cava Grande
Dettagli sul percorso: >>>
Come arrivare al punto di partenza

Il breve itinerario inizia della ex stazione di Cassaro della Siracusa-Vizzini-Ragusa, via ferrata ormai dismessa che percorreva i canyon iblei localmente detti Cave, all'interno della Riserva Naturale Orientata Pantalica, Valle dell'Anapo, Torrente Cava Grande.
Malgrado gli evidenti segni di antropizzazione l'ambiente circostante conserva buone caratteristiche di naturalità. Le sponde del fiume sono caratterizzate dalla presenza del Platanus orientalis mentre i pendii sono ricoperti da boschi misti con predominanza di leccio. Il primo tratto è agevole e senza incertezze, dopo il primo ponte sul fiume si tiene la sinistra e si continua a percorrere l'ex strada ferrata. Bellissime le imponenti pareti di roccia bianca che emergono da una coltre di vegetazione dalle diverse tonalità di verde. Guardando in alto sarà difficile non scorgere rapaci in volo. Poco prima della galleria si piega a sinistra imboccando il sentiero che percorre la sponda destra della Cava del Signore. La vegetazione inizia a cambiare visibilmente lasciando il posto alla tipica macchia mediterranea a tratti impenetrabile. Con un po' di attenzione all'inizio del sentiero è possibile scorgere, sulla destra, ricoperti dalla vegetazione, i resti di un'antica fornace da calce. Alla fine del percorso si apre una radura in pendenza verso il fiume; al di sotto di essa si trovano i resti di un antico mulino a macine orizzontali, tipico degli Iblei. Guardando nei posti giusti sarà possibile osservare le rare Urtica rupstris e Cymbalaria pubescens. Per il ritorno percorrere l'itinerario all'inverso.
Stazione Cassaro Maniola jurtina Valle dell'Anapo Cava del Signore Urtica rupestris Cymbalaria pubescens Aristolochia sempervirens Pervinca Mulino: particolare